Nella decisione di arredare casa, la cucina riveste un ruolo fondamentale.
Stabiliti gli spazi da dedicare al locale e il budget a disposizione resta solo da scegliere come disporre gli elementi, ma qual è il modo più funzionale per progettare una cucina?
Non dovete farvi scoraggiare se vi sembra di aver poco spazio. Uno spazio piccolo ma ben organizzato renderà funzionale e accogliente anche la cucina più piccola!
La risposta è semplice seguendo la logica del triangolo di lavoro. È necessario considerare le tre zone di lavoro di cui si compone una cucina.
La zona conservazione, quindi parliamo del frigorifero e della dispensa, intesa come armadi e cassetti dove vengono riposte le provviste di cibo.
La zona del lavaggio, quindi il lavello accompagnato da una parte dedicata ai piatti dopo il lavaggio e lavastoviglie.
La zona di cottura, quindi lo spazio dei fornelli e del forno dove vengono materialmente cucinati gli alimenti, che comprenda anche uno spazio per appoggiare le pentole roventi.
Queste sono le zone di lavoro di una cucina e un ideale triangolo che collega queste parti può aiutarci a sviluppare lo spazio nel modo più funzionale possibile.
In una cucina ideale le tre zone di lavoro devono essere intervallate tra loro da un piano di lavoro. Il nostro triangolo si costruisce quindi con una linea immaginaria che collega frigorifero, lavello e piano cottura, e lo spazio all’interno di questo deve essere lasciato libero da ingombri (tavoli, sedie, elementi contenitori ecc...).
Ogni lato del nostro triangolo dovrebbe essere lungo almeno 90 centimetri mentre la somma dei lati non dovrebbe superare i 6 metri. In questo modo si ottiene uno spazio ampio e funzionale senza dispersione di energie per correre da una parte all’altra della stanza. Gli spazi distribuiti in modo sensato vi permetteranno di lavorare in piena comodità anche nelle cucine più piccole, evitando inutili impicci. Il ciclo di lavoro può così svilupparsi nelle sue fasi, in ordine: conservazione, lavaggio e cottura.
Il triangolo può naturalmente variare la sua forma e dimensione in base alla grandezza della stanza e alle vostre preferenze logistiche.
Il principale spazio di lavoro dovrebbe svilupparsi tra il lavello e il piano cottura, permettendovi di avere un piano abbastanza grande e continuo da usare come principale base d’appoggio per la preparazione del cibo.
Naturalmente è più semplice fare una valutazione di questo tipo, nel momento in cui andiamo a costruire da nuovo la casa. Nell’ipotesi in cui si tratti di sostituire una cucina esistente, visto che il costo principale riguarda l’allacciamento idraulico, si parta considerando la posizione attuale dell’attacco del lavello. Mantenendo invariata quest'ultima evitereste di ricorrere ad interventi troppo invasivi sulla struttura.
Questi sono solo piccoli suggerimenti su come sia possibile strutturare in modo logico e sensato una cucina. Prossimamente parleremo di un argomento su cui spesso i clienti chiedono consiglio, quale piano di lavoro scegliere per la cucina in base alle varie esigenze.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento siamo a vostra completa disposizione!