Oggi continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del legno, parlando del frassino.
Il frassino è una pianta tipica delle zone temperate dell’emisfero settentrionale.
È in grado di resistere a situazioni critiche (come la presenza di salsedine, forti venti, inquinamento) e la sua crescita è piuttosto rapida.
Una pianta di cui si fa largamente uso anche nel campo medico, grazie alle sue proprietà lassative, antinfiammatorie, antiartritiche e, tornando a noi, è spesso impiegato nel campo dell’arredamento.
Un legno semiduro, utilizzato e stimato per la robustezza e la resistenza, ma allo stesso tempo leggero e flessibile, facile da pulire e necessita una manutenzione minima.
Si presta bene alla lavorazione e rende agevole anche l’assemblaggio senza opporre eccessiva resistenza a viti e chiodi.
Destinato a durare nel tempo, conquista per il suo colore chiaro, che può presentare diverse sfumature, e per le fibre dritte e regolari.
Nel campo dell’arredamento viene impiegato per mobili, scale e per i pavimenti. Ma la peculiarità della sua flessibilità l’ha visto utilizzato in passato per i raggi delle ruote dei carri e per la costruzione di archi.
Grazie alla sua venatura dritta si è conquistato un ruolo di rilievo anche nel campo dei serramenti (viene trattato per migliori prestazioni isolanti).
Molto interessante, come per il rovere, è senza dubbio il processo di sbiancamento, che permette di utilizzare il frassino per ambienti moderni e minimal.
Alla prossima puntata! Di che essenza parleremo?